Luci: continua a 3200° K, 3/4 punti luce con soft bank e diffusori, pannelli riflettenti, accessori vari.
Requisiti: Avere un kit completo di fotocamera reflex digitale o analogica con ottiche minimo da 14/28mm e max 200mm;
Scopo: Il workshop e è come un corso veloce al fine di apprendere le tecniche che permettono di fotografare al meglio il corpo umano e per creare foto che trasmettano emozioni. Imparare le tecniche di illuminazione, e dei trucchi per evidenziare al meglio l'armonia e la grazia del corpo umano e la morbidezza della pelle;
A chi è rivolto: fotografi principianti, amatori, semi professionisti o professionisti, bisogna già essere indipendenti con la macchina fotografica, il corso non insegna le basi di come usare la fotocamera.
Lavoro insieme: I primi 30 minuti sono dedicati ad un briefing sul programma che affronteremo nel corso del workshop, e mentre la MUA trucca la modella sarò possibile effettuare i primi scatti di backstage, le successive 2:30 ore sono dedicate alle shooting con scenografie diverse e cambi di abiti. Ci saranno minimo 2 e max 3 ambientazioni e circa 4/5 schemi di luce diversi ci sarà la possibilità di richiedere a vostro piacimento la possibilità di dirigere le luci, durante tutto lo shooting la modella si muoverà a piacimento dei partecipanti con max 3 richieste a testa a rotazione. Inoltre novità dal 2014 verrà introdota una sessione di 30' prima dello shooting, che sarà dedicata a aumentare le conoscenze dei partecipanti su nozioni di tecniche fotografiche, impostazioni della fotocamera, ecc.. In ogni evento verrà utilizzata la filosofia di fare degli scatti di qualità più che di quantità.
Cercheremo di evitare la stereotipia: qui vado a toccare un argomento molto personale e che va tenuto in considerazione come un punto particolare di evitare i clichè. Donne lascive su letti abbandonati, Ballerine nude che manovrano improbabili veli, Donne ammiccanti all’ obiettivo che lasciano sperare improbabili rapporti, Ragazze che si coprono pudicamente , scoperte e osservate di nascosto. Ho elencato solo alcuni degli innumerevoli clichè che imperversano in fotografia non per demonizzarli, ma per cercare di dare stimoli a creare immagini nuove e fresche, e ricordando che il nudo art non deve mai e poi mai confondersi con generi che usano le immagini per scopi meno nobili. Evitare anche di lasciarsi sopraffare da quello che molti considerano un imperativo e cioè il concept, ovvero la costruzione di immagini o peggio scenette che mimano maldestramente il cinema. Lo scopo di una fotografia è creare un attimo di bellezza/pensiero/sogno e per fare questo ci vuole prima di tutto cura per posa e luce. Basta pensare a immagini che pur molto semplici nella loro costruzione catturano inesorabilmente lo sguardo per precisione compositiva, accuratezza e bellezza. Qui alcuni link di grandissimi specialisti nel genere nudo art:
http://www.bitesnich.com/
http://www.andrebrito.com/
http://www.brunobisang.com/
http://www.jeanloupsieff.com/
Far sentire a proprio agio la modella: Argomento di cui si è sempre discusso molto e a volte malamente. Non esistono regole precise da usare se non la propria buona educazione e il rispetto per una persona che lavora e viene retribuita, regola che dovrebbe accompagnarci per tutta la vita. In genere le modelle che lavorano nel nudo art sono ragazze con esperienza di posa e le cose in questo caso sono molto più facili, ma è buona norma parlare molto e in modo approfondito dei risultati che si vogliono ottenere magari avvalendosi di foto di riferimento su cui fare riferimento per i nostri scatti. Una regola che aiuterà molto sia la modella inesperta che il fotografo alle prime armi è sdrammatizzare ogni aspetto che possa sembrare imbarazzante nella posa e soprattutto procedere negli scatti con calma e leggerezza senza forzare le pose e migliorarle strada facendo, magari con l’ aiuto di buona musica. Meglio inizialmente pose facili, consuete ma con modella perfettamente a suo agio che tentare pose magari viste su qualche giornale ma che risultino difficili, innaturali o addirittura imbarazzanti. Ripeto ancora il concetto che se le pose e l’ intero set sono state preparate mentalmente con cura, tutto il lavoro si svolgerà con più facilità. Il genere nudo va costruito negli anni facendo contemporaneamente esperienze in tutti gli altri generi.
Attenzione alle mani: Sembrerà un consiglio avventato ma ho constatato spesso che ottime foto sono rovinate da posizioni sgradevoli delle mani. Queste richiedono una cura maniacale durante la posa e non bisogna dimenticare di mettere in guardia da eventuali errori la modella, specie se alle prime armi. Difficile dire in cosa consistono questi errori, ma in generale dobbiamo evitare di riprenderle di piatto e cercare di renderle più leggere e gradevoli anche nel caso il modello sia maschile. Fare attenzione poi che parti della mano siano nascoste dalle gambe, dal tronco o da oggetti facenti parte del set. Una regola che non è assoluta ma che va tenuta in alta considerazione.
Glamour è un termine francese che viene utilizzato per indicare il fascino derivante dagli sguardi o dall’atteggiamento di un soggetto ritratto. Elementi essenziali del glamour sono gli accessori che contornano il soggetto da ritrarre, intesi come capi d’abbigliamento o semplicemente accessori in senso stretto in quanto son proprio quelli che definiscono nell’osservatore la fascinazione ovvero il glamour.
Il fotografo ha il compito di osservare le espressioni e di riprodurle con la propria fotocamera dando risalto alle proprie doti fotografiche, ma per fare questo è necessario che tra fotografo e modello si instauri un rapporto di reciproco possesso che più sarà intenso più darà espressione al risultato. Il legame tra fotografo e modella deve essere completo in termini di fiducia e naturalezza da entrambe le parti: anche con una modella fisicamente perfetta non si avrà mai una foto bella se la modella è imbarazzata nel posare o il fotografo non è sicuro del tema da realizzare. A tale proposito può essere utile creare nel set, sia esso outdoor o indoor, creare una zona ad uso esclusivo della modella dove si possa cambiare e riposare in tutta la sua intimità. Elemento importante nella fotografia glamour sono l’acconciatura e il trucco, tutti e due servono sia ad evidenziare i pregi delle modelle e a nasconderne i difetti. Spesso il trucco per questi servizi fotografici è più marcato rispetto ad un trucco normale, in oltre si tende ad evidenziare esclusivamente occhi e labbra con colori più marcati.
In genere per la fotografia glamour è consigliato usare focali medio lunghe (a meno che non si voglia riprendere un particolare) in quanto permettono maggiormente di focalizzare l’attenzione sulla modella. Una dritta in più: se si usa un teleobiettivo utilizzare diaframmi aperti per valorizzare le sfocature o per dare maggior senso di nitidezza in caso di luce al limite (bisogna mettere a fuoco sull’occhio più vicino al fotografo).
L’ambientazione deve essere o in sintonia col soggetto o completamente contrastante, ad esempio usare una location degradante per esaltare il distacco tra piacevole e spiacevole da nasconderne i difetti. Spesso il trucco per questi servizi fotografici è più marcato rispetto ad un trucco normale, in oltre si tende ad evidenziare esclusivamente occhi e labbra con colori più marcati.
Il termine boudoir deriva dal verbo francese bouder, che significa "tenere il broncio", e indicava una stanza privata o un camerino di una signora, di solito adiacente alla camera da letto. Il nudo, sia maschile che femminile, è un tema presente nella fotografia sin dal 1840. Lo stile visivo della fotografia boudoir è ampiamente influenzato dalle prime fotografie erotiche (come le cartoline francesi realizzate tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento), dalle ragazze dei pin-up e dalla cultura ollivuddiana. Tra i primi fotografi di questo genere fotografico si cita Albert Arthur Allen, autore di fotografie che raffiguravano delle donne davanti a uno sfondo decorato.
La fotografia boudoir è un genere fotografico tipicamente scattato in uno studio fotografico in una suite di lusso, per creare una serie di immagini sensuali o sessualmente suggestive di donne, ed occasionalmente di uomini o coppie, in ambienti interni di stile boudoir.
La manifestazione più comune della fotografia boudoir contemporanea presenta fotografie spontanee ed in posa del soggetto, parzialmente vestito o in lingerie. La nuditàè più spesso implicita che esplicita. Commercialmente il genere è spesso (anche se non esclusivamente) derivato da un mercato per le spose, per sorprendere i loro futuri mariti regalando le immagini del giorno del matrimonio o appena precedenti. Altre motivazioni o ispirazioni per i servizi fotografici di questo genere includono anniversari, compleanni, San Valentino, per i militari, ecc.
La fotografia boudoir può, in alcuni casi, essere distinta da altri generi fotografici come la fotografia glamour, la fotografia di nudo artistico, e la fotografia erotica.
Documentazione: https://it.wikipedia.org/wiki/Fotografia_boudoir
Il nudo artistico nella fotografia è un genere fotografico che rappresenta una o più persone nella loro nudità, parziale o totale. Il nudo artistico si differenza dal nudo fotografico in generale, dalle fotografie di nudo a tema erotico(spesso a scopo commerciale) e da quelle utilizzate per i documenti di medicina o antropologia (a scopo informativo) poiché la fotografia mette in enfasi la creatività del fotografo e l'estetica, enfatizzando inoltre la geometria e le forme del corpo umano.
Come tutti i generi concernenti la nudità, al nudo artistico nella fotografia viene spesso associato l'erotismo, che comunque passa in secondo piano. La nudità è un soggetto controverso in tutte le forme d'arte, ma in particolar modo nella fotografia a causa del suo realismo intrinseco.
Documentazione : https://it.wikipedia.org/wiki/Nudo_artistico_nella_fotografia